Il temutissimo “presentiamoci uno alla volta facendo il giro della classe”… Ogni singolo primo giorno di scuola. Ricordo quanto mi faceva male lo stomaco man mano che gli altri finivano di presentarsi e si avvicinava il mio turno. Venti rimasti… dieci… cinque… uno solo! Oh no!
Se solo allora avessi saputo quello che so oggi. Uscire spesso dalla propria zona di comfort e imparare a sentirsi a proprio agio nel balbettare apertamente mi ha cambiato la vita.
Oggi, quando mi presento e so che balbetterò molto, dico tranquillamente che balbetto (è molto utile anche nelle call di lavoro). Questo aiuta sia me che chi mi ascolta a sentirsi più rilassati.
Il fatto che io sia a mio agio manda un segnale chiaro: anche gli altri possono sentirsi a proprio agio con la mia balbuzie.
E questo vale anche quando ti presenti a una sola persona, o in qualsiasi altra situazione in cui si parla.
Ricorda che alcune persone potrebbero non sapere come reagire.
Pensa se qualcuno ti rivelasse qualcosa che non conosci: come risponderesti?
“Ah, che bello!”? “Ok”? “Va bene così”?
Nessuna di queste risposte suona davvero adatta.
Il fatto che non sappiano cosa dire non significa che ti stiano compatendo, è solo che non sanno cos’è la balbuzie!
Quando mi capita, rispondo spesso con frasi come: “Fammi sapere se vuoi che ripeta qualcosa” oppure “Se hai domande sulla balbuzie, chiedi pure!”
E trovo che una cosa che aiuta tantissimo sia sorridere mentre dico che balbetto.
Mostra sicurezza.
Gentilmente tradotto da Anna Trucco.